lunedì 12 marzo 2012

Il crimine e la criminologia

La criminologia è lo studio scientifico della criminalità, del delinquente e del comportamento criminale.

Il criminologo ha lo scopo di avere una chiara visione del fenomeno e quindi evidenziare ed esaminare le connessioni tra il fenomeno criminale i fattori sociali che contribuiscono a farlo esistere.

La criminologia è disciplina multifattoriale, è scienza idiografica (studia fatti, cause e probabilità degli eventi) e nomotetica (mira a scoprire leggi scientifiche valide universalmente).

Il criminologo ha ruolo di teorico (sviluppa teorie e tenta di individuare le cause del comportamento criminale) e di ricercatore (sono importanti le ricerche empiriche) e di ermeneuta (sottopone continuamente i risultati a indagine).

La criminologia:

- Individua, definisce e descrive il maggior numero di atti e comportamenti devianti;
- analizza, interpreta e organizza i dati;
- sviluppa e fornisce teorie sulla criminalità e comportamento deviante.
L’approccio della criminologia è quello scientifico.

Principale qualità del metodo scientifico è l’obiettività, quindi il ricercatore deve stare in guardia dai propri moti dell’animo. Il dato fattuale è quello che conta e poi ci vuole precisione in tutte le fasi della ricerca (raccolta dati, analisi…).

La prospettiva accolta è quelle di Popper per cui le teorie sono valide quando resistono alle prove di falsificazione.

Prospettive di criminologia a indirizzo sociologico:
1. teorici del consenso (prospettiva legata allo struttural-funzionalismo). La società si basa su relazioni tra le parti rette da cooperazione e accordo. Il comportamento criminale mina alla base ordine e consenso che mantengono il sistema.;
2. teorici del conflitto. La società non è uniforme. Alcuni valori sociali sono in contrasto con altri e questi conflitti producono criminalità. Chi stabilisce regole e norme decide di fatto chi è criminale e chi no;
3. teorici dell’interazionismo. Si apprendono modelli criminali o no dagli altri attraverso un processo di interazione simbolica dei comportamenti. Il crimine è definito da chi detiene il potere sociale e quindi decide il giusto e lo sbagliato.

Per la criminologia il crimine è la forma più grave di comportamento deviante che è quello che non si conforma alle regole sociali, viene meno alle aspettative del gruppo, della società. Nelle società complesse il controllo è la base per vivere insieme e in pace e viene esercitato attraverso regole formali. Per la teoria del consenso le regole seguono l’opinione pubblica, sono il modo per rafforzare la coesione della società; per la teoria del conflitto è il potere economico che determina le regole (base marxista).

L’oggetto di studio della criminologia deriva dal concetto formale di delitto penale ma anche comprende i comportamenti devianti, la cosiddetta zona grigia antistante il delitto.

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