giovedì 5 luglio 2012

Teorie Funzionalistiche

Teorie funzionalistiche

Tra queste:
Teoria dell’Anomia - 1897 - E. Durkeim, ovvero assenza di regole sociali, quindi la “devianza è un  prodotto della struttura e delle condizioni sociali”

Scuola di Chicago (dal 1892 fino a tutti gli anni 30) - Prende il nome dall’Università di Chicago  dove  nel 1892 venne fondato il primo dipartimento di sociologia che nei successivi cinquanta anni fu il polo di riferimento sociologico, per l’intera America. La scuola si occupò in particolare “dello sviluppo e del cambiamento del comportamento umano indotto dall’ambiente fisico e sociale” considerando gli “individui come creature complesse … e la comunità come il principale elemento d’influenza sul comportamento dei singoli” (Devianza e Criminalità ..).

Teoria dello struttural-funzionalismo - R.K. Merton, T. Parson, K. Davis - il comportamento delinquenziale è frutto del distacco dai valori socialmente condivisi e della rottura di equilibri predefiniti. Merton, in particolare, attribuisce il comportamento deviante allo “svantaggio” nella corsa al successo di alcuni gruppi sociali rispetto ad altri.

Teoria dell’associazione differenziale - nata intorno agli anni 40 è frutto delle intuizioni di Edwin Sutherland, secondo cui “il comportamento criminale si apprende in un certo ambiente sociale attraverso la comunicazione fra persone strettamente legate fra loro”.

Teorie sottoculturali
Queste teorie, come la stragrande maggioranza di quelle dell’epoca (anni 50 - 60) pongono in relazione classi sociali e criminalità, i valori opposti delle classi medie, soprattutto riferiti alle bande giovanili delinquenziali. I maggiori esponenti sono: Cohen, Cloward e Ohlin, Miller, Wolfgang e Ferracuti.

Teorie dell’etichettamento
Ha come punto di partenza l’interazionismo simbolico per il quale “la mente e il sé non sono elementi innati, bensì costruiti dall’ambiente sociale; è attraverso il processo comunicativo, o di simbolizzazione, che gli individui arrivano a definire se stessi e gli altri … definiamo la nostra identità riflettendoci negli altri” (Mead - 1934) e descrive la causa della devianza nella società stessa che qualifica, ETICHETTA, come deviante chi compie determinate azioni -  H.S. Becher, E.M. Lemert, J.I.Kitsuse, E. Goffman

Teorie del controllo sociale
Per questa teoria le cause della criminalità e della delinquenza sono variabili di tipo sociologico, struttura familiare, istruzione, gruppo dei pari. Sono definite anche Teorie della socializzazione poiché la socializzazione è la forma di controllo più importante che si possa esercitare … viene insegnato un modo giusto di fare le cose, sia dalla famiglia sia dalla scuola. Hirschi – Sike - Matza

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